Calibro 35, concerto da brividi alla Pergola

La Pergola ha tremato. Non di paura ma per l’entusiasmo del pubblico che, a fine concerto, ha tributato una vera ovazione ai Calibro 35. La recensione di Raffaella Galamini.

 

 

 

 

 

 

L’avevamo visto sul podio del Comunale a dirigere l’orchestra che accompagnava i Baustelle nel tour di Fantasma. Ammirato al fianco di Cesare Basile e Manuel Agnelli in Sala Vanni mentre suonava gli strumenti a fiato più improbabili. Abbiamo ritrovato Enrico Gabrielli, musicista di straordinario talento, impegnato con fiati e sintetizzatori a guidare le danze dei Calibro 35 mercoledì 15 maggio 2013 al teatro della Pergola a Firenze.
L’occasione, complimenti al Musicus Concentus, è stata una vera e propria “Indagine sul cinema italiano del brivido”. Un’incursione musicale tra le colonne sonore entrate nella leggenda del grande schermo e le pellicole “de paura” cadute invece nell’oblio. Per i Calibro 35, da sempre impegnati a rivisitare le musiche dei film d’azione, di “guardie e ladri” degli anni ’70, l’occasione di esplorare nuovi confini.
Splendida la selezione a conferma del grandissimo gusto di Gabrielli. Basta scorrere la lista dei pezzi per accorgersi che figurano nomi come Ennio Morricone, Riz Ortolani, Luis Bacalov e  perfino una coppia tanto di successo quanto improbabile: quella composta dai Goblin e Gaslini che pure firmò il commento sonoro di “Profondo Rosso”.
Ottima la selezione musicale ma bravissimi i musicisti sul palco. Gabrielli ha pensato in grande e ha contornato i Calibro 35 di musicisti di estrazione classica e non solo. Percussioni in evidenza a dare rinforzo a basso e batteria, sezione di archi e ottoni,  theremin e due solisti dotati non solo a livello vocale ma anche in termini di eccezionale presenza scenica. Basta dare una rapida occhiata alla formazione capitanata da Enrico Gabrielli per rendersene conto: Massimo Martellotta chitarra; Luca Cavina basso; Fabio Rondanini batteria e percussioni; Paolo Raineri tromba; Francesco Bucci trombone; Sebastiano De Gennaro percussioni; Vincenzo Vasi theremin e voce; Rodrigo D’Erasmo violino (Afterhours) a guidare la sezione archi insieme a Daniela Savoldi violoncello, Serena Altavilla (Blue Willa) voce.  Quest’ultima ha eseguito Quei giorni insieme a te di Riz Ortolani con una passione mista a grinta che si sono rivelate commoventi. Bravo Vasi, impegnato in un doppio ruolo sul palco, a eseguire la trascinante Rhytm di Luis Bacalov.
Scaletta aperta con La casa dalle finestre che ridono con musiche di Amedeo Tommasi e L’alba dei morti viventi con il soundtrack dei Goblin e chiusa in crescendo con Il gatto a nove code (Morricone), Lullaby song, Death Dies e Profondo Rosso (dal film omonimo) a firma rispettivamente di Goblin e Gaslini. Ricercato il bis scelto da Gabrielli: La morte accarezza a mezzanotte con musiche di Gianni Ferrio.
Il concerto, nell’ambito della rassegna “Crescendo” promossa dall’Osservatorio Arti Contemporanee dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola è stata davvero una serata da brividi.

Raffaella Galamini