Prato Estate 2013, Blue Willa in piazza Mercatale

Mercoledì 28 agosto a Prato. Ritorno a casa per Serena Altavilla e compagni. Tra Pixies e Diamanda Galás, Kurt Weill e Iggy Pop. Punk, noise, folk, cabaret, blues. Ingresso gratuito.

Nome ormai noto anche a livello internazionale, i Blue Willa tornano nella “loro” Prato per un nuovo appuntamento della rassegna “Giovani talenti on stage”. Trattasi, per i distratti, della stessa band che per sette anni ha percorso i sentieri dell’underground sotto l’effigie Baby Blue: tre dischi, centinaia di concerti, una solida reputazione… E ad inizio 2013 la metamorfosi che ha portato al nuovo nome, Blue Willa appunto, e soprattutto al disco eponimo realizzato con il contributo di Carla Bozulich, già alla testa di progetti ambiziosi come Evangelista, The Geraldine Fibbers, Scarnella, Ethyl Meatplow.

Le affinità tra la band e Carla tracciano un percorso trasversale in costante movimento in una terra di mezzo tra Pixies e Diamanda Galás, Kurt Weill e Iggy Pop, echi di torride melodie mediterranee e richiami di nativi americani, paesaggi sonori solcati dalle fantasticherie di Edgar Allan Poe o Italo Calvino, rumori inquietanti, animali, campane, gitani, punk. Un mix che ha trovato ampissimi riscontri tra critica e fan: “Il Mucchio Selvaggio”, per dirne una, ha dedicato al gruppo toscano la copertina del numero di gennaio.

La guida ammaliante di queste nuove undici canzoni è la voce di Serena Alessandra Altavilla, che volteggiando, stregata, si mescola con la voce tormentata e la chitarra nervosa e tagliente di Mirko Maddaleno: una bizzarra architettura tenuta insieme dalle ritmiche solide, pur rarefatte, suggerite dal bassista Lorenzo Maffucci e dal batterista Graziano Ridolfo.

“Abbiamo chiamato Carla Bozulich – spiega la formazione pratese – che avevamo incontrato a Firenze circa quattro anni prima. Lei si è subito immedesimata nel progetto, si è presa a cuore le canzoni e i suoni, concedendosi anche come cantante e musicista in diversi momenti; ha proposto forme diverse e un nuovo immaginario che le raccogliesse; ha fatto sì che suonassero acquatiche, squillanti, capovolte: una specie di musica rock subacquea dagli anni Trenta.

Questa musica si è quindi spostata alle pendici dell’Himalaya e successivamente a Parigi, dove è stata mixata e riequilibrata. Ci piace pensare che qualcosa di questi luoghi, così come qualcosa della nostra provincia, da cui queste canzoni sono scaturite, sia rimasto impigliato nella trama di questa musica”.

Mercoledì 28 agosto – ore 21.30
Giardini di Piazza Mercatale – Prato
Info www.pratoestate.it
Ingresso libero